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Intervista sartoriale

    Perché questo nome?

    Perché trovo molto affascinante l’arte sartoriale capace di realizzare un abito che veste la persona rispettando le sue misure, i suoi desideri, le sue necessità nonché l’uso che di quel vestito si vuole o si deve fare…

    … e nel proprio armadio, possono esserci capi molto diversi!

    Utilizzando questa metafora non si può fare a meno di considerare la nostra consistenza corporea e infatti il mio approccio parte dal presupposto che

    io non ho un corpo!

    io sono il mio corpo!

    Nonostante ci fregiamo di voler superare la “scissione mente corpo” continuiamo a parlare del corpo come se fosse qualcosa di “altro” da me ma la domanda è:

    Quando parlo del mio corpo in terza persona

    di chi sto parlando?

    Ecco che allora la metafora sartoriale non solo riesce a vestire adeguatamente l’idea che c’è dietro e dentro il mio lavoro ma, si fa, metafora viva!

    Che cos’è la psicologia sartoriale?

    Una psicologia su misura!

    Il termine “psicologia

    deriva dal greco psyché (ψυχή) = spirito, anima

    e da logos (λόγος) = discorso, studio, letteralmente ad indicare quindi lo studio dello spirito o dell’anima.

    Ma questo studio non è mai qualcosa di oggettivo!

    … non può che essere qualcosa di cangiante, così come cangiante appare l’anima e lo spirito dell’essere umano che ci troviamo difronte e che noi stessi siamo!

    Ognuno di noi è fatto di una certa stoffa e cos’è la stoffa se non la tessitura di una materia originaria, a sua volta generata e condizionata dall’interazione di variegati fattori: ambientali, culturali, genetici, sociali…

    La psicologia sartoriale è quell’approccio che non può prescindere non solo dalle trame personali delle stoffe di ciascuno ma dal bisogno stesso che quella tessitura racconta e rivela in quel preciso momento:

    è un inverno dell’anima?

    una stagione arida?

    c’è stato uno strappo, una ferita?

    c’è bisogno di un semplice rammendo, di una toppa, oppure è arrivato il tempo di darci… un taglio!?

    …posso trovare o ritrovare abiti dimenticati che vorrei indossare ancora, di cui ho perso la memoria tattile e insieme la mia memoria di quel modo di essere, come invece oppure decidere che è proprio arrivato il tempo… di un abito nuovo!